Stardust chez Neil Gaiman, entre enchantement et censure

Une histoire d'amour au royaume des fées, con un passato burrascoso

Anche tu possiedi un oggetto speciale, quasi totemico, che custodisci come un tesoro e che non smette mai di affascinarti ogni volta che lo prendi in mano?

Io sì e, come potrai immaginare, si tratta di un romanzo. Non sto parlando solo della storia che contiene, ma dell’oggetto-libro in sé: la copertina, le pagine ricche di illustrazioni, i colori acquerellati, la sovracoperta con le stelline d’argento.

Néanmoins, non mi capita spesso di legarmi così tanto a un volume. Sono pochi i libri a cui sono affezionata “fisicamente”: non ho bisogno di comprarli per forza, credo nella libera circolazione della cultura e li prendo volentieri in prestito in biblioteca. Ma l’edizione di Stardust della Magic Press è diversae ora ti spiegherò il perché.

Stardust di Neil Gaiman e la censura Mondadori

La prima volta che mi sono imbattuta in questo romanzo, Neil Gaiman non era molto famoso in Italia. Non era ancora uscito il film Stardust del 2007 con Michelle Pfeiffer e Robert De Niro, né la serie Netflix Sandman (anche perché non esistevano nemmeno le piattaforme di streaming… stiamo parlando del 2003!).

In quegli anni non c’era tutta l’attenzione di adesso nei confronti dei romanzi fantasy, delle graphic novel e della letteratura illustrata in generale, considerata “roba per bambini” o per nerd incalliti.

Questo spiega come mai all’epoca circolassero due edizioni del libro: una integrale della Magic Press e una censurata della Mondadori. Quest’ultima non aveva le illustrazioni di Charles Vess (eresia!), ma soprattutto presentava dei tagli nel testo. Oui, perché alcuni passaggi erano ritenuti troppo forti per un pubblico di bambini, che si supponeva fosse il target principale del libro! Donc la scena d’amore sensuale tra il giovane Dunstan e la magica Una è stata censurata, così come sono stati edulcorati molti termini ritenuti sconci o volgari (per chi non avesse letto il libro: la scrittura di Gaiman è tutto tranne che sconcia e volgare, le pochissime parti in cui si ricorre al turpiloquio sono giustificate dal contesto).

Oggi quell’edizione della Mondadori non viene più ristampata, si può trovare solo in qualche bancarella dell’usato. Purtroppo non sono riuscita a reperire articoli o post che riportino questa censura, sembra che me la ricordi solo io. All’epoca, Mais, se ne parlava spesso sui forum dedicati al fantasy.

In ogni modo, questa vicenda ci insegna due cose: 1) se ti imbatti nella vecchia edizione Mondadori 2004/2005, scappa; 2) meglio stare alla larga anche dai volumi che non presentano le illustrazioni di Vess, parte integrante dell’opera!

Ora, Mais, mettiamo da parte le polemiche: è il momento di parlare della fiabesca bellezza di questa storia.

La magia di Stardust

Ho avuto la fortuna di scoprire l’incanto di questo libro nel breve tempo in cui è riuscita a sopravvivere una fumetteria nella mia città d’origine, che si trova in Liguria.

Come una bambina, ogni volta che tornavo in quel negozio guardavo la copertina cosparsa di stelline argentate, con sopra ritratta una fanciulla dai capelli splendenti e il sottotitolo Une histoire d'amour au royaume des fées. All’interno, c’erano maestosi disegni da fiaba.

Ero, Mais, un po’ titubante a comprarlo, pouquoi costava ben 45.000 lire (Oui, c’era ancora il prezzo nella storica valuta accanto a quello in euro!). Se sei così giovane da non conoscere il vecchio conio, sappi che quella cifra era molto alta, soprattutto per una studentessa spiantata come me. Così ho cominciato a risparmiare per potermelo permettere, perché sentivo proprio che quel libro mi chiamava!

A seguito di sacrifici e rinunce, alla fine mi sono decisa a comprarlo… e meno male! Poco dopo la fumetteria ha chiuso e io non ho più visto quell’edizione da nessun’altra parte.

Una volta tornata a casa con il prezioso bottino, con molta emozione ho cominciato a leggere la storia… come spiegare la magia di questa bellissima fiaba? Contiene tutto, la leggerezza dell’infanzia, la crudezza delle fiabe più antiche, l’ironia e l’incanto che solo Gaiman può trasmettere.

Romanzo di formazione, caccia alla stella che non è nient’altro che una luminosa quanto battagliera fanciulla, streghe, trasformazioni, avventura, amoretutto ciò e molto di più è racchiuso in queste pagine.

Una delle parti che adoro è la descrizione del mercato delle creature fatate: sembra proprio di essere lì, in mezzo a personaggi di ogni forma e colore, tra le bancarelle contenenti delicati fiori di cristallo, ma anche paurosi strumenti di magia. Per dirla con le parole di Neil Gaiman:

Si vendevano meraviglie, magie e miracoli; oggetti inimmaginabili e cose mai viste né sognate (che utilità mai avranno, si domandava Dunstan, delle conchiglie ripiene di tempeste?).


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